Data Strategy per digitalizzare piccola e media impresa
In un mondo sempre più digitale sembra che i dati siano destinati a potenziare e facilitare il business solo delle aziende online e per gli ecommerce, ma l'opportunità è per tutti
Sono cresciuto in una piccola cittadina nel Biellese, Cossato. In provincia di Biella oltre ai grandi marchi del tessitura come Zegna, Angelico, Agnona, Drago, Vitale Barberis Canonico e molti altri (potrei elencarli solo con una pagina dedicata), esistono tante piccole botteghe artigiane: un mio desiderio è aiutarle a diventare anche digitali per portare i loro spettacolari prodotti nel mondo.
Oggi ho deciso di analizzare il primo passo di questo genere di progetto (dal mio punto di vista): analizzare le difficoltà di gestione del dato.
In una piccola/media azienda ogni azione deve essere gestita limitando al massimo il lavoro manuale, perché difficilmente avremo persone completamente dedicate ad una sola attività. Una delle attività per me più importanti per portare questo genere di aziende online è la gestione della logistica della vendita: se il canale web dovesse avere successo gestire il doppio canale online ed offline potrebbe generare molto lavoro manuale se le attività non sono ben strutturate. Pensate solo a livello amministrativo, se il canale digital non è integrato nel flusso amministrativo ed automatizzano della generazione di fatture di vendita e gestione del magazzino, significa che dovranno essere tutte fatte manualmente: 20 ordini al giorno potrebbero occupare una persona per mezza giornata nella semplice attività amministrativa, che potrebbe essere risolta relativamente facilmente e senza neppur scomodare l’intelligenza artificiale.
Quali sono i processi da analizzare:
Magazzino: è il primo elemento da gestire, essendo la vendita online potenzialmente molto veloce, una piccola azienda normalmente non ha grandi disponibilità di prodotti specialmente se deperibili, probabilmente lo stesso negozio/laboratorio farà da magazzino, ma lo stesso negozio è un canale di vendita. Diventa importante avere una visione sempre aggiornata della disponibilità per poter avviare la produzione a seconda delle necessità e non rischiare di vendere prodotti terminati minando alla radice la fiducia del cliente
Logistica: la gestione di un ordine prevede diversi step: impacchettare il prodotto, spedirlo, gestire eventuali prodotti di ritorno, è necessaria una piattaforma che permetta di gestire i diversi elementi facilmente.
Fatturazione: le fatture devono essere omnichannel e sincronizzate con il gestionale sia online che offline, possibilmente quelle online devono essere generate ed inviate automaticamente, dopo che il pacco è stato preparato in modo da evitare di mandare fatture da rattificare per prodotti non disponibili
Consegna: essendo un’attività locale molte delle consegne potrebbero essere locali con una gestione interna o con fornitori locali del delivery.
Marketing: la raccolta dell’anagrafica del cliente (email, numero di telefono, indirizzo) con i permessi di marketing e di profilazione è un’attività importante anche per la piccola impresa. Attraverso questi dati è possibile spingere i clienti al riacquisto, controllare se il cliente sta riacquistando, informalo di eventuali offerte o nuovi prodotti, ma soprattuto rendono possibile analizzare il cliente in base alla reale redditività per l’azienda ed pianificare azioni di marketing personalizzate sui suoi interessi
Amministrazione: nota dolente naturalmente è gestire anche tutta la parte di approvvigionamento del materiale, pagamento fornitori e tasse
Avremmo necessità di trovare un fornitore omnichannel che gestisca online e offline (la cassa del negozio). Negli Stati Uniti i POS (intesi non come l’accessorio per far pagare con bancomat e carta di credito, ma come lo strumento che gestire la vendita nel suo insieme) stanno integrando la possibilità di gestire il cliente nel suo insieme in una visione omnichannel.
I POS se sviluppati correttamente (intendo con funzionalità e interfaccia di facile utilizzo) potrebbero essere la chiave di volta per digitalizzare le piccole medie imprese in modo semplice.
L’operatore in negozio scansionando il codice a barre del prodotto procede alla normale vendita offline, ma avrebbe sulla stessa piattaforma gli ordini ecommerce in cui decidere con quale servizio di consegna inviarlo a seconda dei costi e del servizio richiesto dal cliente. Il magazzino aggiornato in tempo reale perché può preparare i pacchi per la spedizione sempre scansionando il codice a barre.
L’automazione permette di avere pensare a dashboard per visualizzare le performance per categoria merceologica, brand, tipo di prodotto, totale venduto online ed offline, conversion rate online ed offline, redditività, margine, senza alcuna gestione manuale.
Il CRM può mostrargli le caratteristiche del cliente, calcolo del Life Time Value e suggerire quando il cliente potrebbe riacquistare i consumabili. Grazie a modelli pre allenati indicargli gruppi di clienti a cui fare offerte, consigli sulla scontistica in base al costo di acquisto prodotti. Notifiche su prodotti in scadenza, consigli sull’approvvigionamento.
Sul mercato esistono già prodotti simili, ma ritengo interessante analizzare la possibile Data Strategy. Come sempre iniziamo con un solo obiettivo: raccogliere gli ordini sia online che offline.
La necessità è unire 3 mondi presenti sia online che offline:
Cliente
Identificativo univoco del cliente: per poterlo riconoscerlo sia online che offline. La soluzione più intuitiva potrebbe essere la mail, molto semplice da recuperare online, più complicato offline. Personalmente in questo caso non proseguirei su questa scelta Una soluzione più elegante ritengo sia la fidelity card: viene attivata a tutti gli utenti registrati online e può essere attivata anche per gli utenti offline: diventa anche un ottimo strumento di cross marketing per spingere gli utenti quando possibile dal negozio fisico allo store online e viceversa. Naturalmente l’email e numero di telefono dobbiamo raccoglierli per avere la possibilità di comunicare con il cliente, ma non saranno le chiavi che ci permettono di unire i dati
Prodotto
Dobbiamo poter riconoscere i prodotti sia online che offline quindi lo sku di prodotto deve essere condiviso tra i due mondi in modo da rincocilliare e gestire il magazzino facilmente. I prodotto devono essere riconoscibile leggendo il codice a barre del prodotto, non posso immaginare di dover etichettare ogni prodotto, servirà sicuramente un tabella che permetta di mappare ogni prodotto con il suo codice a barre per velocizzare la gestione dell’acquisto offline e a preparazione delle spedizioni.
Transazione
La necessità è riconciliare i dati di acquisto online ed offline, quindi anche l’acquisto offline dovrà prevedere la generazione di un id di transazione come se facessimo un acquisto online
Queste sono le 3 possibili chiavi alla base della Data Strategy, arricchiremo i nostri database di molte altre informazioni: l’anagrafica del cliente e l’anagrafica del prodotto, l’anagrafica della transazione.
Quest’ultima forse è un concetto strano, ma una transazione ha la sua anagrafica: fonte di traffico, canale si provenienza dell’ordine (online o offline), device, ed altre informazioni a supporto dell business (ad esempio l’eventuale gclid di Google Ads per attivare il tracking delle conversioni server side)
Molto spesso pensiamo che creare connessioni tra i dati sia un lavoro da ingegneri informatici o da data architet: nulla di più sbagliato. Per individuare le giuste connessioni tra i dati è necessario sempre partire dalle necessità di business. La parte di sviluppo viene dopo, e saranno necessarie competenze specifiche, ma ricordatevi sempre necessità di businness e struttura del database non sono collegati: le necessità di business devono guidare lo sviluppo e non viceversa. Lo sviluppo potrà influenzare le necessità di business solo in due casi:
lo sviluppo di una funzionalità è troppo costosa o richiede troppo tempo
non esiste modo di sviluppare tale funzionalità
Nel 2023 raramente la seconda è un reale problema. La prima invece è una realtà con cui prima o poi tutti dobbiamo scontrarci.
Buon analisi dei dati a tutti
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In Svezia viene presentato il primo supermercato con la cartellonistica completamente digitale, l’effetto è incredibile, e la capacità di innovare il rapporto del cliente è secondo me inimmaginabile al momento
Il retail e le piccole/medie aziende hanno grandi opportunità.
Se è vero che vendere è difficile, è altrettanto vero che esiste una matematica delle vendite e degli affari. I soldi stanno sugli scaffali e sulle operazioni, prima ancora che nel rendimento delle campagne pubblicitarie.
Del resto, mentre non puoi controllare gli algoritmi che regolano la tua visibilità, puoi controllare e dominare tutti i dati e i processi della tua azienda.