Livestream shopping: il Black Friday 2022 potrebbe lanciare nuovi trend in occidente
In Cina è diventato mainstream, ma in occidente questo nuovo trend fatica a prendere piede, ma gli sforzi profusi dalla bigTech potrebbero aprire nuovi orizzonti.
Prima di tutto vorrei provare a spiegare che cosa sia il Livestream Shopping. Avete presente l’esperienza di vendita di Wanna Marchi negli anni 90 nelle Tv private con creme di bellezza prima e la fortuna poi? Ecco trasportate la stessa “esperienza” all’interno di una piattaforma come TikTok live o YouTube live e intuirete immediatamente cosa sia il Livestream shopping, con la differenza di poter rivedere il video on demand.
Per chi invece è più giovane rimando al documentario Wanna di Netflix.
Certo spiegare il fenomeno senza un esempio reale sarebbe poco corretto, dovreste fidarvi delle mie sensazioni, così inserisco un breve documentario
Fatte tutte le premesse del caso, la vera domanda: il trend prenderà piede anche in occidente? A mio parere non in questa forma, ma con modalità diverse in realtà è già tra noi. Ecco gli indicatori che ritengo importanti per analizzare questo fenomeno.
TikTok ha provato ad esportare quell’esperienza in occidente, ma per ora ha bloccato il progetto dopo aver fallito in UK.
Per questo Black Friday Pinterest lancia Pinterest TV: la nuova features permette agli utenti di comprare prodotti attraverso lo shopable content.
Wallmart il gigante del retail americano sembra puntare molto sullo shopable content e sta testando tanti formati arrivando ad aprire una nuova Content Creator Platform per poter collaborare direttamente con i creator, il tutto in collaborazione con Impact.
Le BigTech stanno a guardare? Nemmeno per sogno
YouTube sicuramente è la più attiva, dopo aver lanciato Shopping links per il mondo del beauty il 10 novembre ha lanciato un evento di 10 giorni From YouTube to You in cui i Top YouTube Creators promuovo vari prodotti in vista del Natale: l’attenzione di YouTube è tutta concentrata sui shopable video content disponibili come standard video, live streaming e shorts.
Meta non sta alla finestra ed Instagram shopping permette di comprare consultando le immagini ed i video senza uscire dalla piattaforma.
Negli Stati Uniti si stanno affermando due aziende che concentrano i loro sforzi sui Video Shopable: Talkshop e Firework quest’ultima ha ricevuto finanziamenti da American Express.
L’attenzione per i contenuti shoppable ha attirato l’attenzione anche delle fintech: Klarna ha rilasciato un motore di ricerca per i prezzi che lavora sui shoppable video.
I video sono diventati la nuova terra di conquista per gli ecommerce, per avere successo in questo ambito il controllo dei dati è importante: non parlo solo dei dati di performance, intuitivamente essenziali, ma parlo della gestione del prodotto come dato (titolo, descrizione, immagini, video, prezzi, categorie di appartenza, ecc. ecc.). I product feed diventano un elemento essenziale nelle strategia a performance, saperli ottimizzare e porre attenzione al contenuto gestito come dato e non solo come asset creativo diventa sempre più essenziale.
Un nuovo mondo si è aperto per gli ecommerce, saper gestire i dati di prodotto è la chiave del successo. Lo schema riportato qua sotto riassume dove Google utilizza le informazioni dei feed di prodotto: un’ecosistema gigantesco
Dallo schema però è chiaro come il feed di prodotto sia pervasivo all'interno dei canali di Google. Vi lascio con due citazioni di
:Google è Liquido
Google è l'ecommerce del mondo
Esse ben riassumono le sfide da affrontare ma non è esiste solo Google, i feed di prodotto sono usanti, da Facebook, Instagram, TikTok, Criteo, ecc.
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